top of page

 🔍 Più che Mercato, è un Capolavoro (in Attesa della Giustizia)

  • Immagine del redattore: Rosario Caracciolo
    Rosario Caracciolo
  • 9 lug
  • Tempo di lettura: 4 min

NAPOLI, LA RIVOLUZIONE D’ORO È COMINCIATA

ree

Un’estate caldissima, tra Dimaro e valigie pronte. In casa Napoli il vento del cambiamento ha cominciato a soffiare con forza: lo ha fatto sotto la regia silenziosa ma meticolosa di Giovanni Manna e con lo sguardo vigile e affamato di successi di Antonio Conte. L’obiettivo è uno solo: tornare a dominare. E per farlo servono uomini, muscoli, talento. E addii inevitabili.


La prima grande mossa riguarda Victor Osimhen, destinato al Galatasaray. Questa volta non sono solo voci: c’è l’offerta ufficiale da 75 milioni, pari alla clausola rescissoria. Il Napoli ha detto sì, ma attende le garanzie bancarie. De Laurentiis, si sa, non regala nulla. Al giocatore un quadriennale da 16 milioni netti a stagione. Gli arabi del Al-Hilal restano alla finestra, ma Osimhen vuole restare in Europa. Decisione definitiva entro il 15 luglio, altrimenti Dimaro.

LANG -J. SANCHEZ- BEUCKEMA
LANG -J. SANCHEZ- BEUCKEMA

In entrata, il Napoli si prepara a sferrare il doppio colpo: Noa Lang e Beukema, due innesti pesanti. Il primo costerà 28 milioni più il 10% sulla futura rivendita, il secondo 30 milioni secchi. Contratti da 2,5 e 2 milioni l’anno. Altri nomi caldi: Juanlu Sanchez (vice Di Lorenzo), Lookman, Lucca, e un centrocampista moderno, tra Yarmolyuk e O’Riley.

E proprio Matt O’Riley, con i suoi 19 gol e 18 assist, è il profilo che potrebbe esaltare il gioco di Conte: mezzala tecnica e completa, dotata di inserimento e qualità, un “regista dinamico” che sa leggere lo spazio e il tempo. L’alternativa, Yarmolyuk, ha più fisicità e copertura, ma meno propensione offensiva.


ree

Intanto si lavora a sfoltire: Zanoli, Obaretin, Mazzocchi, Folorunsho, Cajuste, Ngonge, Lindstrom, Chedira, Ambrosino, Simeone, Raspadori (valutato 45 milioni), e ovviamente Osimhen. Tredici calciatori da sistemare. Un’intera rosa “B” da svuotare. Ma il piano è chiaro: vendere bene per costruire meglio.




ree

Anche in porta si lavora per trovare vice affidabili: spunta il nome di Rui Patricio, che non pesterebbe i piedi a Meret. In attacco, se salta Darwin Nunez, si vira su Lucca per garantire fisicità e costanza.


Un progetto ambizioso, strutturato, che punta non solo a rinforzare ma a rivoluzionare. E lo fa alla luce del sole, senza trucchi, senza plusvalenze fantasma.

 

JUVENTUS, LA VERA BOMBA È PRONTA A SCOPPIARE

ree

Mentre a Napoli si pianifica un futuro limpido e competitivo, altrove si rispolvera il copione più torbido del calcio italiano: le plusvalenze fittizie. Ancora una volta, protagonista assoluta: la Juventus.

ree

L’affare Douglas Luiz-Iling Jr.-Barrenechea è stato denunciato in tempi non sospetti: ora la UEFA ha colpito l’Aston Villa, ma il prossimo passo riguarda Madama. L’operazione da 51,5 milioni è stata mascherata da scambio tecnico, ma il tecnico Unai Emery non sapeva nemmeno chi fossero i due ragazzi bianconeri. Risultato? Prestiti lampo a Bologna e Valencia. L’effetto? 17,4 milioni di plusvalenza scritti a bilancio come fosse verità contabile.

Tutto questo accade nel silenzio assordante del sistema, con la Consob a segnalare, invano, che l’IAS 38 va rispettato. Ma John Elkann, Giuntoli, Ferrero e Scanavino seguono un’altra regola: la propria. La stessa che ha visto condanne, squalifiche, e un’intera dirigenza (quella di Andrea Agnelli) travolta da Inchiesta Prisma. Nulla è cambiato: cambiano i nomi, non il metodo.

ree

Falsi attivi a bilancio, scambi ridicoli come Dragusin-Cambiaso, arroganza dirigenziale, e un sistema che continua a chiudere gli occhi. La Juventus afferma che le operazioni sono “separate e distinte”, ma la realtà è chiara: sono finti scambi per ottenere vantaggi economici fasulli.

La Consob denuncia, l’UEFA inizia a colpire, ma la Juventus prosegue, impunita, convinta che tutto sia lecito finché si vince. Una mentalità che ha distrutto la credibilità del nostro calcio e che oggi rischia di deflagrare in una nuova bufera. E questa volta, potrebbe essere l’ultima.

 

🖋️ IL GIORNALISTA TIFOSO CARACCIOLO ROSARIO

CARACCIOLO ROSARIO
CARACCIOLO ROSARIO

Diciamoci la verità, amici miei. Da un lato c'è il Napoli, che combatte con mille difficoltà, tra scetticismo e ricostruzione, cercando di essere competitivo con le proprie forze, senza stampare plusvalenze come francobolli falsi. Dall’altro c’è la Juventus, regina incontrastata dell’ambiguità, che continua a truccare le carte come fosse ancora il 2012, fregandosene di sanzioni, regole e decenza.


Il mercato del Napoli è reale, concreto, forse perfettibile, ma vero. Si vendono i pezzi pregiati per costruire una squadra che segua le idee di Antonio Conte, non i bilanci di Elkann. Si guarda alla Serie A con dignità, con onestà, mentre altri la deformano a proprio piacimento.

E allora è giunto il momento che qualcuno alzi la voce. Che si dica chiaramente che la Juventus non può continuare a essere la zona franca del calcio europeo. Che se si vuole un campionato credibile, equo, rispettato nel mondo, serve giustizia. Non sceneggiate. Non remake dei “soliti ignoti”.


Il Napoli lotta col sudore, con le idee, con la passione della sua gente. La Juventus invece continua a sfregiare la credibilità del calcio con giochi contabili da fiction. E a tutto questo, noi diciamo basta!!!


Perché chi ama lo sport vero, non può certo più tollerare il calcio truccato. e taroccato firmato bianconero!!!!

 
 
 

Commenti


bottom of page