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Napoli, Vittoria Sudata e Verità Svelate

  • Immagine del redattore: Rosario Caracciolo
    Rosario Caracciolo
  • 4 giorni fa
  • Tempo di lettura: 3 min

KEVIN DE BRUYNE E FRANK ANGUISSA
KEVIN DE BRUYNE E FRANK ANGUISSA

Il Maradona attendeva un concerto, un inno al calcio, ma stavolta i Fab Four hanno steccato la melodia. Il debutto casalingo del Napoli di Antonio Conte, campione d’Italia in carica, si è trasformato in una sinfonia stonata, almeno fino al lampo finale di Frank Zambo Anguissa. L’esordio dal primo minuto di Kevin De Bruyne e Lucca avrebbe dovuto accendere la serata, invece ha finito per appesantirla: due ombre in una notte che sembrava destinata al grigiore.


SCOTT MC TOMENAY MA PER NAPOLI...MC FRATM!!!
SCOTT MC TOMENAY MA PER NAPOLI...MC FRATM!!!

Il dato resta chiaro: su undici titolari, otto erano già bicampioni d’Italia, uno – Scott McTominay – fresco di tricolore in Inghilterra, e due erano i nuovi innesti tanto attesi. Ma proprio questi ultimi hanno deluso. Lucca, soprattutto, è apparso spaesato e fragile, sovrastato da Mina e Luperto; De Bruyne, appannato, non ha mai trovato le geometrie per illuminare la manovra.


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Il mercato, d’altronde, non è stato semplice. Il colpo Højlund, pagato 50 milioni di euro dopo un braccio di ferro col Lipsia, è il simbolo di un’operazione costosa ma necessaria. Un investimento che dovrà dimostrare presto il suo peso, perché senza alternative in attacco – complice il forfait di Neres, l’uomo designato per spaccare le partite – il Napoli ha faticato tremendamente.

Contro un Cagliari compatto e difensivo, organizzato da un attento Pisacane, gli azzurri hanno sbattuto contro un muro fatto di fisicità e disciplina. Undici uomini dietro la linea della palla nel primo tempo: difficile per chiunque trovare varchi. Eppure, nonostante il tran tran lento e prevedibile, la partita ha regalato un finale da batticuore.


ANTONIO CONTE ED IL RIENTRANTE ALESSANDRO BUONGIORNO!
ANTONIO CONTE ED IL RIENTRANTE ALESSANDRO BUONGIORNO!


Il merito va a Conte, che ha inserito Buongiorno per dare minutaggio. Il difensore ha confezionato un rasoterra perfetto, un cross chirurgico che ha attraversato l’area e trovato la zampata di Anguissa, il George Harrison di una band che, anche quando stona, sa sempre piazzare l’acuto giusto. Al 95’, il Maradona è esploso. Chi aveva già lasciato lo stadio per evitare il traffico, ha perso la magia della mentalità contiana: quella che non molla mai, che insiste fino all’ultimo secondo.


MATTEO POLITANO IL MOTORE VERO DELLA FASCIA DESTRA!!!!
MATTEO POLITANO IL MOTORE VERO DELLA FASCIA DESTRA!!!!

I segnali, però, non vanno ignorati. Questo Napoli non può pensare di dominare ogni partita, né di camminare a braccetto con l’Inter in una passeggiata di salute. È un’annata dura, da sudare pallone dopo pallone. Non è un caso che il più pericoloso sia stato ancora McTominay, la punta aggiunta, capace di inventarsi conclusioni e di rendersi presente sempre e comunque. Accanto a lui, un Politano indemoniato, pronto a caricarsi sulle spalle la fascia destra.


IL DODICESIMO UOMO IN CAMPO SEMPRE AL FIANCO DEL SUO NAPOLI!
IL DODICESIMO UOMO IN CAMPO SEMPRE AL FIANCO DEL SUO NAPOLI!

Gli applausi finali sono giusti, ma accompagnati da una verità scomoda: senza lavoro, senza fame e senza ascoltare fino in fondo le parole del tecnico, nulla sarà scontato. Questa è la morale del match col Cagliari. Vincere giocando male è comunque un segnale di forza, ma anche un monito.


JUANLU SANCHEZ UNA TELENOVELA CHE PUO' DIRSI CHIUSA?
JUANLU SANCHEZ UNA TELENOVELA CHE PUO' DIRSI CHIUSA?

E sullo sfondo resta il mercato. Il nome di Marco Brescianini continua a circolare, un colpo last minute che potrebbe completare la rosa. Il direttore sportivo Giovanni Manna valuta le mosse, mentre altre operazioni minori – come la cessione di Luis Hasa – prendono forma. Sfuma l’idea Mainoo, blindato dal Manchester, e svanisce definitivamente Juanlu. Piccoli movimenti che testimoniano la fatica di un club che vuole restare competitivo a tutti i costi.




Il Pensiero Finale del Giornalista Tifoso, Rosario Caracciolo


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Tre punti pesantissimi, figli della sofferenza e di un gol al 95’. Questo è il manifesto del Conte pensiero: “Amma faticà ma chiù assai...”. E allora diciamolo forte: questo Napoli non è un’orchestra perfetta, ma è una band che non smette mai di suonare, anche quando le note fanno male alle orecchie. E alla fine, quando meno te l’aspetti, arriva l’assolo che ribalta il destino. Non si vince per bellezza, si vince per fame. E questa vittoria gridata al cielo di Fuorigrotta ne è la prova più grande.

 
 
 

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