Champions Legue: Benfica-Napoli...🔥Fuoco a Lisbona!
- Rosario Caracciolo

- 2 giorni fa
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di Rosario Caracciolo - ilgiornalistatifoso.it--Napoli Cuore Azzurro

LA NOTTE DELLA VERITÀ AL DA LUZ
Lisbona si prepara a vibrare. L’Estadio da Luz, casa del Benfica, non è mai uno stadio qualunque, ma questa volta si accende di un’energia speciale: arriva il Napoli di Antonio Conte, e la capitale portoghese sente l’odore della partita che decide un pezzo di stagione. La cornice è quella della sesta giornata della fase a gironi di Champions League, con i lusitani obbligati a vincere per non abbandonare il treno play-off e gli azzurri chiamati a blindare una posizione di forza nel girone dopo il successo contro la Juventus.
Ben 3600 tifosi partenopei coloreranno il settore ospiti: un piccolo pezzo di Fuorigrotta trapiantato nell’Atlantico. Clima caldo, tensione giusta, narrazione da grande notte europea. Il resto lo fanno le due panchine: José Mourinho contro Antonio Conte, due titani del pallone moderno che si ritrovano faccia a faccia in un duello che odora di storia.

2. COME ARRIVA IL BENFICA: TRA RIPRESA E ULTIMA CHIAMATA

Il Benfica è vivo. La vittoria ad Amsterdam ha ridato fiato alla squadra di Mourinho, che in campionato resta imbattuta con un ruolino di 8 successi, 5 pareggi, 0 sconfitte, 26 gol fatti e appena 8 subiti. Terzi in classifica, solidi, compatti, con un’idea precisa. Eppure, in Champions il discorso cambia: due partite interne, due sconfitte. Prima la caduta di misura contro il Bayer Leverkusen, poi la ferita aperta del ko contro il Qarabag. Numeri che raccontano una verità cruda: al da Luz, contro le grandi d’Europa, il Benfica sa soffrire.
Mourinho lo sa e per questo si affida alla sua struttura più solida: il 1-4-2-3-1 con Trubin tra i pali, Dedic, Silva, Otamendi, Dahl in difesa, mediana fisica con Rios e Barrenechea, trequarti con Aursnes, Barreiro, Sudakov a supporto dell’unica punta Pavlidis. Mancano Bah, Lukebakio e Bruma, ma Mou non accetta alibi: chiede solo una cosa ai suoi — vincere.

3. COME ARRIVA IL NAPOLI: RESPONSABILITÀ, FERITE E CRESCITA

Il Napoli arriva con entusiasmo ma anche con una lista infortuni infinita. Lukaku, Lobotka, Gutierrez, Meret, oltre ai lungodegenti Anguissa, Gilmour e De Bruyne: Conte deve ancora stringere i denti. Eppure la squadra reagisce. La vittoria contro la Juventus ha acceso una luce diversa, quella di un gruppo che ha capito di dover crescere nella difficoltà. Conte lo ha detto chiaro: “È cresciuta la responsabilità di tutti”.
Nel solito 1-3-4-2-1 ci saranno Milinkovic-Savic, Beukema, Rrahmani, Buongiorno, poi Di Lorenzo, Elmas, McTominay e uno tra Olivera e Spinazzola sugli esterni. In avanti, fantasia con Neres e Lang, potenza con Hojlund. Conte non cerca scuse per le sole 48 ore di riposo dopo lo sforzo con la Juventus. Vuole fame, lucidità e maturità. E invita tutti a una vigilia serena: “Veniamo qui con la mente sgombra, è una partita di calcio. Diamo tutto, senza recriminazioni”.

4. MOURINHO VS CONTE: LA SFIDA NELLA SFIDA

In conferenza stampa, i due maestri hanno parlato con rispetto reciproco, ma le parole tradiscono l’intensità della battaglia imminente. Mourinho: “Voglio la vittoria”. Conte risponde con equilibrio, ma con un sottofondo netto: “Servono anche a noi. Facciamo il massimo”. Lì, in quelle dichiarazioni, c’è già la partita. Il Benfica gioca il tutto per tutto. Il Napoli deve difendere il proprio status europeo. Due mondi che si scontrano in una notte che può cambiare tutto.
5. UNA PARTITA SENZA RETE DI SICUREZZA

A Lisbona si gioca senza paracadute. Energia, responsabilità, orgoglio: sarà una gara aperta, senza colpi di sonno. Il Benfica non può aspettare. Il Napoli deve essere lucido, compatto, feroce nei momenti chiave.
Chi meriterà, passerà. Chi sbaglierà, pagherà.
Una notte da Champions, una notte da uomini veri.







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