Napoli, Tra Battaglie e Rinascite
- Rosario Caracciolo

- 10 set
- Tempo di lettura: 3 min
Capitolo 1 – L’incubo scampato: La Champions a Fuorigrotta

Il Napoli tornerà a respirare l’aria della Champions League nello stadio che porta il nome più grande di tutti: il Diego Armando Maradona. Eppure, amico mio, il rischio di non disputare le partite europee a Fuorigrotta è stato concreto. La UEFA aveva già bocciato l’impianto e messo sul tavolo richieste stringenti: 180 parcheggi obbligatori per il proprio entourage, spazi che il Comune non era in grado di garantire. Un’ennesima pagina di inefficienza e di limiti strutturali.
A quel punto, decisivo l’intervento del presidente Aurelio De Laurentiis, che ha messo mano al portafogli per garantire alla squadra i parcheggi privati necessari. Diecimila euro solo per l’uso del suolo, più altri costi accessori. In altre parole: senza la forza e la determinazione di De Laurentiis, il Napoli avrebbe rischiato di giocare lontano da casa la sua Champions. Un paradosso che brucia, perché siamo ancora in un Paese senza legge sugli stadi, con commissioni mai create e con il futuro che rischia di scappare via mentre altri corrono.
Capitolo 2 – Conte e i nodi della sosta

Sabato la truppa di Antonio Conte affronterà la Fiorentina al Franchi. Una gara mai banale, resa ancora più insidiosa dai rientri tardivi dei nazionali. Frank Anguissa tornerà solo giovedì, mentre Mathias Olivera addirittura alla vigilia. Due problemi di gestione, due incognite che pesano in vista di un trittico che vedrà gli azzurri sfidare la Viola, poi il Manchester City e ancora la Serie A.
In difesa non ci sarà Amir Rrahmani, fermato da un infortunio. Toccherà a Sam Beukema – trentamilioni di euro e tanta voglia di dimostrare – prendersi la scena. Un battesimo del fuoco che racconta la nuova dimensione di un Napoli che non aspetta nessuno e lancia subito i suoi nuovi guerrieri.
Capitolo 3 – Le scelte in attacco

In avanti, l’idea di Conte è chiara: sarà ancora Lorenzo Lucca il riferimento centrale. Il gigante ex Udinese ha lavorato duro a Castel Volturno, mentre il nuovo arrivato Rasmus Hojlund avrà probabilmente spazio a gara in corso. E intanto scalpita anche Noa Lang, esterno da 25 milioni strappato al PSV, che cerca di trovare il suo posto in un modulo che finora ha dato priorità ai “Fab Four” di centrocampo: Lobotka, McTominay, De Bruyne e Anguissa.
A sorpresa, si rivede pure Miguel Gutierrez, pronto alla prima convocazione, segnale di una rosa che cresce e si arricchisce di alternative di qualità.
Capitolo 4 – L’incoronazione di Kevin De Bruyne

Il ritorno del re. Non ci sono altre parole per raccontare lo stato di grazia di Kevin De Bruyne. Tre gol e un assist con il Belgio, record personali abbattuti e una leadership che trascina. Fuoriclasse assoluto, 34 anni e ancora la fame di un ragazzino. Conte lo ha elogiato apertamente: nessun allenamento saltato, sempre sorriso e sacrificio.
Dopo aver incantato al debutto col Sassuolo, e sofferto al Maradona contro il Cagliari, il belga ha ritrovato la scintilla con la sua nazionale. Ora torna a vestire l’azzurro, pronto per guidare la squadra verso due battaglie consecutive che possono indirizzare stagione e futuro: Fiorentina e Manchester City. Un ritorno speciale per lui, nel tempio di Etihad, casa sua per dieci anni. Non poteva esserci trama più epica.
Il pensiero del Giornalista Tifoso, Rosario Caracciolo

E allora, amico mio, le notizie raccontano di un Napoli che combatte su più fronti: contro le inefficienze del sistema italiano, contro le difficoltà della sosta e contro i fantasmi di uno stadio che ancora non esiste. Ma raccontano anche di un club che non molla, di un presidente che sa metterci la faccia e il portafoglio, e di un allenatore che prepara i suoi come un generale sul campo di battaglia.
La verità è che questa squadra ha dentro di sé il fuoco per andare oltre ogni ostacolo. E se qualcuno ancora pensa che il Napoli possa fermarsi davanti a 180 parcheggi, a qualche infortunio o ai dubbi tattici, si sbaglia di grosso. Questo è il tempo delle risposte, e il campo – dal Franchi all’Etihad – sarà il giudice.
Io lo dico chiaro: questo Napoli ha l’obbligo di scrivere una nuova pagina di storia. E lo farà.
Rosario Caracciolo







Commenti