Napoli, Svegliati! Lo scudetto non si difende piangendo...
- Rosario Caracciolo

- 19 ott
- Tempo di lettura: 2 min

Basta giri di parole: il Napoli di Antonio Conte a Torino ha toccato il punto più basso dell’era post-tricolore. Una squadra spenta, lenta, svuotata nell’anima e nel gioco. E il tecnico lo sa, ma continua a chiamarla “annata complessa”. No, mister: questa non è complessità, è confusione. E da chi predica mentalità vincente, certe scelte non sono accettabili.

Come si può lasciare Lang ed Elmas in panchina per far giocare Spinazzola alto e un Olivera spaesato che sbaglia anche il gol del possibile pareggio? Dove sta la logica di un Napoli “camminante”, che scambia palloni in orizzontale come il peggior Napoli di Gattuso? Le attenuanti ci sono — gli infortuni di McTominay, Hojlund, Lobotka, Rrahmani, Lukaku — ma il campo parla chiaro: due sconfitte in sette gare, sette gol subiti e un atteggiamento da squadra senza fame.

Il gol del Cholito Simeone è un pugno nello stomaco. Lui, l’ex che amava, ed ama, Napoli, piange per averla ferita. Ma chi deve piangere davvero è il tifoso azzurro, costretto a vedere un Lucca imbarazzante, incapace di stoppare un pallone, e un Gilmour che regala la rete all’avversario. Questo non è il Napoli Campione d’Italia, è una copia sbiadita, un gruppo che sembra aver perso la cattiveria agonistica che lo aveva reso grande.

E allora la domanda è una: dov’è finito il carattere di Conte? Quello che spaccava le panchine, che ribaltava le partite con rabbia e orgoglio? Qui vediamo un tecnico nervoso ma passivo, che cambia tardi e male, che guarda la squadra affondare senza scuoterla.
La Serie A non aspetta nessuno, e le prossime contro PSV, Inter, Lecce, Como, Eintracht e Bologna saranno il bivio della verità. O il Napoli rialza la testa, oppure il tricolore diventerà un peso insostenibile.

Il pensiero del Giornalista Tifoso: ROSARIO CARACCIOLO

Chi indossa quello scudetto sul petto non può camminare in campo. Non può cercare alibi, non può nascondersi dietro la parola “complesso”. Napoli merita gladiatori, non giustificazioni. Conte, scuoti tutto o il fuoco del popolo azzurro rischia di bruciare te per primo.







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