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Napoli: Sulle Ali del Riscatto

  • Immagine del redattore: Rosario Caracciolo
    Rosario Caracciolo
  • 24 nov
  • Tempo di lettura: 2 min

Conte e le menzogne post-Bologna


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Zero spazio alle insinuazioni, soprattutto quelle più squallide. Nei giorni successivi al crollo di Bologna, qualcuno ha provato a raccontare di un Antonio Conte in fuga, di uno spogliatoio spaccato come un iceberg dopo il Titanic. Conte vuole lasciare”, “si è dimesso”, “ha perso il gruppo”. Tutto falso. Tutto costruito.Il tecnico non è mai sceso dalla nave: s’è solo allontanato per guardare l’orizzonte con più lucidità. Ed è tornato mostrando una squadra che nel primo tempo ha tolto il respiro alla Atalanta, stritolata come una preda da un boa.


Le ali ritrovate


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Conte rompe un suo dogma e si affida a due esterni puri, non costretti a rincorrere chiunque fino alla propria area. Una scelta che cambia l’aria. David Neres finalmente libero, Noa Lang finalmente protagonista. Un messaggio forte: certe volte serve il coraggio, non la prudenza. Gli applausi a Matteo Politano restano, ma la squadra ha bisogno di alternanza e imprevedibilità.


Tre gol come uno schiaffo al passato


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Digiuno spezzato: tre reti in 45 minuti, come una rivoluzione istantanea. Il Napoli ritrova qualità e fame, “pronti a da’ mazzate primma e abbuscà” come direbbe uno scugnizzo vero. Nel calcio non puoi vivere di paure: devi imporre la tua identità. Questa volta è successo.


Beukema, il ritorno dell’uomo-sorriso


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Dopo l’incubo di Eindhoven, Beukema ha atteso in silenzio. Ha lavorato, ha sorriso, ha mostrato rispetto. Il suo gesto nel finale – incoraggiare Lucca davanti ai brusii – vale più di ogni contrasto vinto. Un segnale da spogliatoio sano, non da gruppo spaccato.


La scivolata di De Laurentiis


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Cinque minuti dopo la vittoria, il messaggio di Aurelio De Laurentiis riapre scenari che non servivano.Bravo Conte che si è ripreso la squadra.“Bravi i giocatori a seguirlo”.Commenti evitabili: il presidente poteva fermarsi a un semplice “siamo ripartiti”. Non a caso la replica del tecnico è stata gelida: Non dovevo riprendermi nulla”. Ci sono parole che sarebbe meglio tacere.


Il fortino del Maradona


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Sei gare al Maradona, sedici punti. Nessuno meglio del Napoli in casa. E adesso arriva la notte europea col Qarabag: servirà far tremare Fuorigrotta, servono gambe e cuore, serve una città schierata.



Un primo tempo da urlo, un secondo da brividi


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Il 3-0 iniziale è stato abbacinante. Nella ripresa, però, la squadra si è spenta e l’Atalanta di Palladino ha messo paura. I fantasmi restano, ma la vittoria rimette il Napoli in piedi. E soprattutto smonta la narrativa tossica di chi voleva un club allo sbando.


Pensiero Finale


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Questo Napoli non è perfetto, non è guarito, non è salvo. Ma è vivo. E soprattutto è stanco delle bugie. Le polemiche costruite nei salotti del Nord sono state spazzate via dal campo: la squadra è con Conte, Conte è con la squadra, e la città è con loro. Ora serve continuità, non veleni. Serve coraggio, non retorica. Le ali sono tornate: sta al Napoli decidere se usarle per volare davvero.

 
 
 

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