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Napoli, Ora si ricomincia sul Serio!

  • Immagine del redattore: Rosario Caracciolo
    Rosario Caracciolo
  • 18 nov
  • Tempo di lettura: 2 min

Conte è tornato!


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La brutta scoppola di Bologna ha lasciato ferite profonde, ma a Castel Volturno oggi si respira aria di ricominciamento. Antonio Conte, rientrato in città dopo la pausa concessa dalla società, si è presentato al centro tecnico con un atteggiamento diverso: silenzioso, concentrato, quasi scolpito dalla rabbia smaltita in questi giorni di isolamento familiare a Torino.Gli inviati parlano di un uomo “sereno, ma determinato a rimettere ordine”. Un primo dialogo con la porzione di squadra rimasta in Napoli c’è stato, e il resto arriverà con il rientro dei Nazionali.


De Laurentiis è pronto a intervenire


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Il presidente Aurelio De Laurentiis ha già blindato pubblicamente il suo allenatore, ma non è escluso un confronto diretto con gruppo e staff nei prossimi giorni.La richiesta dei tifosi è semplice: unità, niente fratture interne, nessun altro strascico dopo il terremoto emotivo di Bologna.Conte, però, dovrà fare un passo verso la squadra. Ritmi, gestione, carichi: serve ascolto. L’emergenza infortuni, come sempre, racconta più di mille conferenze. Lo staff medico e quello tecnico dovranno dire chiaramente se esiste una correlazione tra i metodi del mister e le tante assenze.


Chi non è integrato verrà messo sul mercato


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Mai banale, Conte ha già osservato e valutato tutti. Alcuni nuovi acquisti hanno risposto, come Milinkovic-Savic; altri, invece, molto meno. A gennaio nessuno avrà sconti: Mazzocchi è destinato alla partenza, mentre tra i possibili esuberi compaiono anche Beukema, Noa Lang, Neres, Ambrosino, Marianucci.Vergara, complice gli infortuni di Anguissa e De Bruyne, dovrebbe restare fino a giugno.Sul mercato: occhio a Norton-Cuffy, Juanlu Sanchez, al centrocampista Touré del Pisa, mentre in attacco si fa il nome di Chiesa. E poi quella suggestione: Haaland, vicino al Napoli anni fa, sfumato per una commissione non gradita dal presidente.


Verso l’Atalanta: serve maturità


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Tra tre giorni la sfida contro l’Atalanta al Maradona. Serve un Napoli nuovo? Forse. Serve un Napoli più maturo? Sicuro.Questo gruppo non può andare in pezzi: non dopo ciò che è stato costruito, non dopo il lavoro iniziato quest’estate. Conte dovrà chiedere tanto, ma dare altrettanto; i calciatori dovranno adattarsi, ma essere ascoltati.Il chiarimento finale non è un optional: è una necessità tecnica, emotiva e societaria

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PENSIERO FINALE di Rosario Caracciolo ilgiornalistatifoso.it


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Il Napoli non ha bisogno di rumore, ma di ordine. Non di sospetti, ma di responsabilità. Non di gerarchie rigide, ma di fiducia reciproca. La crisi di Bologna può diventare una scintilla: tutto dipende dalla volontà delle parti di sentirsi squadra, davvero. Perché in momenti così non servono proclami: servono scelte. E maturità.

 
 
 

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