Napoli, La Verità oltre le polemiche: Conte non si tocca!
- Rosario Caracciolo
- 3 ott
- Tempo di lettura: 3 min
Il Napoli di Antonio Conte esce sconfitto da San Siro contro il Milan di Massimiliano Allegri, ma il verdetto del campo non rispecchia l’andamento della gara. I rossoneri hanno sfruttato due errori degli azzurri, costruendo il vantaggio con cinismo e poi rifugiandosi in una difesa disperata. Tre tiri nello specchio in tutta la partita, sei in totale: questi i numeri del Milan, che dopo l’espulsione di Estupiñan per fallo da ultimo uomo su Giovanni Di Lorenzo ha serrato le linee, rinunciando a giocare. Sul 2-0, il rigore trasformato da Kevin De Bruyne ha riacceso
le speranze, ma né la traversa, né Mike Maignan hanno permesso al Napoli di completare la rimonta. Il finale, con Neres vicino al pareggio, è stato crudele: il calcio ha sorriso al Milan, ma non ha reso giustizia agli azzurri. Ricordiamo anche che Chiffi, arbitro della gara, non ha sanzionato un fallo subito da Mc Tomenay, in area di rigore, quasi allo scadere del primo tempo, il difensore dei rossoneri Tomori entraa gamba tesa colpendo il piede sinistro dello scozzese impedendogli di calciare, ma il direttore di gara ha giudicato il tutto "non sufficiente" per l' assegnazione del penalty, e la decisione stessa impediva, per regolamento, l' intervento del VAR!!! In quel momento si era sul 2 a 0 per i rossoneri e chissà' se....
Poi la risposta è arrivata in Champions League, al Maradona, dove il Napoli ha battuto con merito lo Sporting Lisbona per 2-1. Protagonista assoluto Rasmus Højlund, autore di una doppietta da centravanti vero, servito da un ispiratissimo Kevin De Bruyne. Il fantasista belga, con una cavalcata spettacolare dalla propria area e un lancio millimetrico, ha regalato al danese il primo gol. Poi, con un cross delizioso, ha confezionato il raddoppio. La classe non si discute, e chi aveva dubbi è rimasto accontentato.
Il Napoli ha mostrato segnali di crescita evidenti: più compatto, più propositivo, e soprattutto con un’intesa tra i nuovi protagonisti che lascia presagire un futuro luminoso. Non va dimenticato l’intervento miracoloso del portiere serbo, “il gigante da 2 metri e 04”, che con un riflesso da gatto ha tolto dalla porta il pallone del possibile 2-2, consegnando tre punti fondamentali per il cammino europeo.
Eppure, nonostante i risultati, le polemiche non mancano. Tutti contro Antonio Conte: tv, opinionisti del Nord e persino alcuni napoletani, pronti a puntare il dito contro il tecnico. L’unico a restargli fedele, ironicamente, è Tommaso Starace, con il suo caffè storico. Ma la verità è chiara: lo scudetto vinto lo scorso anno non era scritto, e oggi, alla quinta giornata, il Napoli è primo in classifica, non decimo. Le due sconfitte stagionali non sono imputabili al tecnico, ma agli episodi creati dai calciatori in campo: gli errori di Foden e Doku a Manchester contro il City, così come le leggerezze difensive a Milano contro il Milan.
La stampa settentrionale sembra quasi tremare davanti alla forza di un Napoli che, anche in emergenza, c’è sempre. Il fastidio mediatico verso Conte sa tanto di paura: paura che gli azzurri possano consolidarsi come un’egemonia, lasciando il vuoto alle spalle in campionato e recitando un ruolo da protagonista in Champions.
" Criticare un allenatore che ha restituito dignità, carattere e vittorie a questa squadra è un’operazione miope e stucchevole.
Chi parla di “disastri” dovrebbe guardare la classifica e ricordarsi che il Napoli non solo è Campione d’Italia in carica, ma ha cominciato la stagione con una mentalità da grande squadra europea. Certo, la strada è lunga e servirà continuità, ma il percorso intrapreso è quello giusto."
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