Napoli-Juventus…La Notte degli Imperdonabil!
- Rosario Caracciolo

- 5 giorni fa
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di Rosario Caracciolo: ilgiornalistatifoso.it e Napoli Cuore Azzurro

Al Maradona va in scena molto più di una partita. È la madre di tutte le sfide, quella che travalica la classifica, gli infortuni, le statistiche: Napoli–Juventus, Conte contro Spalletti, gli uomini che hanno inciso nell’anima di due città e che ora si ritrovano uno di fronte all’altro per la prima volta in una gara ufficiale. Un duello che profuma di romanzo epico, perché entrambi, a modo loro, tornano a misurarsi con il proprio passato, con ciò che hanno rappresentato e con ciò che continuano a rappresentare.
Il Napoli ci arriva ferito, acciaccato, logorato da un’infermeria che sembra non voler concedere tregua. Dopo Lukaku, Meret, De Bruyne, Anguissa, Gilmour e Gutierrez, ecco lo stop anche per Lobotka, una mazzata pesante nel cuore della mediana. Eppure, come spesso accade con Antonio Conte, la difficoltà diventa carburante. Il tecnico non si piange addosso, mai. Ribadisce che bisogna “trovare soluzioni”, e lui le trova sempre: anche quando la sorte sembra divertirsi a togliergli un pezzo alla volta.
COME CI ARRIVA IL NAPOLI…

Nel suo 1-3-4-2-1, davanti a Milinkovic-Savic, schiera la linea solida con Beukema, Rrahmani e Buongiorno, probabilmente il reparto più affidabile del momento. Sulle fasce, Di Lorenzo è ritornato a macinare chilometri e duelli, mentre a sinistra la scelta dovrebbe premiare Olivera, sebbene Spinazzola stia scalpitando dopo un recupero importante. Il centrocampo, privo del faro slovacco, dovrebbe vedere Elmas accanto a McTominay, con Vergara pronto a insidiare un posto che si sta guadagnando a suon di prestazioni. Davanti, nessuna sorpresa: i folletti Neres e Lang, la scintilla creativa del nuovo Napoli, pronti a ispirare Hojlund, in attesa del ritorno di un Lukaku che ha bisogno di tempo per riprendere condizione.

COME CI ARRIVA LA JUVENTUS…

Dall’altra parte, la Juventus di Spalletti arriva con entusiasmo dopo il passaggio in Coppa Italia, ma anche con assenze altrettanto pesanti. Senza Bremer, Rugani, Gatti e soprattutto Vlahovic, l’ex tecnico del terzo scudetto dovrà reinventarsi ancora una volta. Nel suo modulo speculare, davanti a Di Gregorio, ci sarà una difesa inedita con Kalulu, Kelly e Koopmeiners, arretrato nuovamente per necessità. A centrocampo, la coppia Locatelli–Thuram ha garanzie da vendere, mentre sugli esterni Cambiaso e McKennie (favorito su Kostic) dovranno fare gli straordinari. In trequarti, Conceicao e Yildiz accenderanno la fantasia, con David preferito a Openda come terminale offensivo.

IL PENSIERO FINALE…

Il ritorno di Spalletti al Maradona non è mai una partita normale. Napoli lo ha amato visceralmente: per i selfie coi bambini, per le pedalate in bici, per quei cinque mesi di attesa infinita culminati in uno scudetto che ha spezzato 33 anni di silenzio. Ma il calcio non fa sconti ai sentimenti: per 90 minuti sarà un avversario, e basta. E nel suo sguardo, nella sua compostezza, si leggerà la determinazione di chi ha scelto nuovi stimoli e nuove sfide, anche quando sembravano impossibili.
La sfida tra Napoli e Juventus, oggi, è un romanzo che si scrive da solo. È la partita degli imperdonabili: un allenatore che nessuno avrebbe immaginato sulla panchina azzurra, uno che nessuno avrebbe immaginato su quella bianconera. Eppure sono lì, a disegnare un duello che promette scintille. Il Napoli, nonostante gli infortuni, resta lì: compatto, feroce, consapevole. La Juventus arriva corta, ma con un’identità che Spalletti sta plasmando con mano sapiente.
Alla fine, sarà una questione di orgoglio. Di sopravvivenza. Di voglia di lasciare un segno.
E solo chi non avrà paura di guardare negli occhi il proprio passato potrà davvero vincere.







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