Napoli-Genoa: Il Primato va difeso con Il Fuoco Negli Occhi!
- Rosario Caracciolo

- 5 ott
- Tempo di lettura: 3 min

Al Diego Armando Maradona si accendono le luci di una vigilia carica di tensione. Il Napoli di Antonio Conte torna in campo per blindare il primo posto e dare continuità al successo in Champions League contro lo Sporting. Una vittoria fondamentale che ha rilanciato la fiducia del gruppo e rimesso al centro due protagonisti veri: Hojlund, finalmente cinico sotto porta, e il fuoriclasse De Bruyne, che ha illuminato il gioco azzurro con la sua qualità.
La città attende un’altra notte di orgoglio. Ultima gara prima della sosta, e nessuno vuole staccare la spina. Conte lo sa bene: guai ad abbassare la guardia, il Maradona deve restare una fortezza.
LE SCELTE DI CONTE E L’EMERGENZA DIFENSIVA

Ancora assenti Rrahmani e Buongiorno, che torneranno solo dopo la pausa, il tecnico azzurro punterà su Beukema e Juan Jesus, quest’ultimo finalmente costante e concentrato. A destra torna il capitano Di Lorenzo, mentre a sinistra è favorito Olivera, più fresco di Spinazzola.In mezzo, riposo per Lobotka: spazio dunque a Anguissa, De Bruyne e McTominay. Davanti, confermati Politano e Neres ai lati del danese Hojlund, sempre più dentro le idee del tecnico. Il modulo? Un 4-3-3 classico, aggressivo, votato all’attacco.Il messaggio è chiaro: Conte non vuole un Napoli prudente, ma un Napoli feroce.
NAPOLI (1-4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Beukema, Juan Jesus, Olivera (Spinazzola); Anguissa, De Bruyne (Lobotka), McTominay; Politano, Hojlund (Lucca), Neres (Spinazzola). All. Conte

IL GENOA IN CADUTA LIBERA

Dall’altra parte, il Genoa di Patrick Vieira è in piena crisi. Ultimo in classifica con appena due punti, nessuna vittoria e un attacco sterile. Il tecnico francese cerca disperatamente la svolta, ma la trasferta di Fuorigrotta è una montagna ripida da scalare.Le statistiche parlano chiaro: solo una vittoria nelle ultime 24 sfide con il Napoli, e zero successi nelle ultime 15 giocate in casa azzurra. In campo, ci saranno Leali, Ostigard (ex di turno), Masini, Frendrup e Ekuban, ma la sensazione è che il Genoa sia una squadra smarrita.Numeri alla mano, il confronto tra la lucidità tattica di Conte e la confusione di Vieira appare impari.
.GENOA (1-4-2-3-1): Leali; Norton-Cuffy, Ostigard, Vasquez, Martin; Masini, Frendrup; Ellertsson (Sabelli), Thorsby (Malinovskyi), Venturino (Vitinha); Ekuban (Colombo). All. Vieira

IL MESSAGGIO DEL GIORNALISTA TIFOSO CARACCIOLO ROSARIO

Si parla troppo di presunti “casi”: McTominay, Hojlund, persino De Bruyne. Critiche infondate, figlie di un ambiente che a volte dimentica quanto sia difficile confermarsi ai vertici. Conte ha costruito una squadra solida, che sa soffrire ma anche colpire.Il Napoli non è un cantiere, è un progetto compiuto. E la forza sta nella mentalità: non esistono rilassamenti, solo fame. Chi mette in dubbio questi uomini, lo fa per convenienza o per ignoranza calcistica.
Contro il Genoa, il Napoli deve vincere e convincere. Non per i critici, ma per se stesso, per Conte, per una città che vive di calcio e orgoglio. Ogni partita è una prova di maturità: serve fame, coraggio e rispetto per la maglia.
Il Maradona sarà il solito catino infuocato, pronto a spingere gli azzurri verso un’altra vittoria. Perché quando questa squadra gioca da Napoli, non c’è storia. Il resto sono solo parole, e le parole non portano punti.







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