L’Italia delle Meraviglie e il Napoli del Destino
- Rosario Caracciolo

- 9 set
- Tempo di lettura: 3 min
Un’Olimpica Sinfonia

Cantare con Fabio Concato “Che domenica bestiale” oggi non è una semplice citazione musicale: è la fotografia di un’Italia che, grazie allo sport, si riscopre grande, invincibile, immortale. Le ragazze del Volley, guidate dal leggendario Julio Velasco, hanno firmato un’impresa che entra di diritto nel Pantheon dello sport azzurro: 36 partite senza sconfitte, un oro olimpico, una Nations League e adesso un Mondiale. Un dominio assoluto, che richiama quello di Vittorio Pozzo negli anni ’30, quando l’Italia calcistica seppe conquistare Olimpiade e Mondiale sfidando l’arroganza del Brasile che, convinto di aver già vinto, aveva prenotato alberghi e biglietti del treno per la finale di Parigi. Fu un’illusione smentita dalla storia, proprio come ieri e oggi.
Le azzurre hanno piegato prima il Brasile e poi la Turchia, entrambe al tie-break, entrambe in battaglie infinite. Orro è stata la migliore alzatrice del torneo, Anna Danesi la miglior centrale, Monica De Gennaro il miglior libero. Ma il cuore, l’anima vera, hanno i nomi di Miriam Sylla e Paola Egonu, gladiatrici che hanno trascinato un popolo intero.
La Maledizione delle Nazionali

Ma mentre lo sport ci fa volare, il calcio ci ricorda le sue contraddizioni. Le pause per le nazionali continuano a fare danni e a falsare i campionati. Ecco l’infortunio di Rrahmani, uno dei pilastri del Napoli, che costringe subito il club a correre ai ripari (Anche se per fortuna, meno grave del previsto la gravita' dell'infortunio!!!). Ma stavolta non c’è il deserto dietro: la società, pur tra mille critiche, ha lavorato bene. A disposizione c’è Sam Beukema, acquistato per 31 milioni più bonus, un difensore pronto e già abituato alla Champions. Non sarà un problema insormontabile: per la prima volta dopo anni, la rosa azzurra è completa, profonda, in grado di sopportare anche colpi duri. A tal proposito, ieri contro Israele, partita davvero indecifrabile (5 a 4 per gli azzurri!!!) In gol Politano e buona prova di capitan Di Lorenzo!!!
Il Tour de Force del Napoli

Ed eccoci al cuore pulsante: il Napoli di Antonio Conte. Altro che “giro del mondo in 80 giorni”: qui parliamo di 23 partite in 107 giorni. Una sfida titanica, una maratona di sangue, sudore e gloria. Dalla Fiorentina al Manchester City, dal Milan allo Sporting Lisbona, passando per Pisa e Genoa. Non ci sarà respiro. La stagione entra nel vivo e stavolta non si scherza: Supercoppa a Riad, Champions, Coppa Italia e Serie A. Tutto insieme, tutto da vincere. E stavolta la società ha messo sul tavolo un obiettivo chiaro: niente “gite al parco”, la Coppa Italia diventa traguardo vero.
Il Conte gladiatore dovrà gestire rotazioni difficili, coperta corta in attacco e un calendario micidiale. Ma la squadra ha fame e deve ritrovare il passo dei grandi. Questa è la prova della verità: o si diventa immortali, o si resta prigionieri delle scuse.
La Polemica di Zuliani

In questo clima di adrenalina, non poteva mancare la voce velenosa di Claudio Zuliani, storico tifoso juventino. Le sue parole contro il Napoli e contro le dichiarazioni di Kevin De Bruyne (“al Sud tutti tifano Napoli”) hanno il sapore del solito tentativo di distorsione. Parlare di un presunto dominio juventino a Ischia è non solo ridicolo, ma clamorosamente falso!
La risposta del Club Napoli Isola d’Ischia “Diego Armando Maradona” è stata devastante: numeri, fatti, orgoglio. Con oltre 1000 soci iscritti, il club azzurro è oggi un faro del tifo partenopeo, simbolo di un’isola che ha festeggiato il quarto scudetto come poche altre piazze in Italia. Altro che Juventus Club. L’isola è azzurra, lo è stata e lo sarà sempre.
Ancora una volta, i tentativi di certa stampa di ridicolizzare il Napoli si scontrano con la realtà di un popolo che vive di passione vera, che riempie le strade, che colora le piazze, che porta la bandiera azzurra ovunque. #crocettefegatoZuliani
Il Pensiero del Giornalista Tifoso CARACCIOLO ROSARIO

Guardando a questa settimana straordinaria di sport, la sensazione è chiara: l’Italia ha rialzato la testa. Dal volley al basket, dal tennis con Sinner fino al calcio, siamo davanti a un momento epocale. E il Napoli è chiamato a raccogliere questa eredità. Non basterà più sopravvivere: bisogna dominare.
E a chi, come Zuliani, continua a vivere di fantasmi del passato, va ricordato che la storia la scrivono i vincenti, non i nostalgici. Oggi il futuro parla azzurro, parla Napoli, parla del coraggio di chi non si arrende mai.







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