🔥 Attenti a Quei Colpi…
- Rosario Caracciolo
- 7 ago
- Tempo di lettura: 3 min

Il silenzio che precede la tempesta, nel caso del Napoli, ha un nome e un cognome: Giovanni Manna. Il direttore sportivo azzurro è al centro di una fase caldissima di mercato, con il chiaro obiettivo di mettere nelle mani di Antonio Conte una squadra affamata, profonda e completa in ogni reparto. Niente chiacchiere: ora si fa sul serio.

La priorità è il centrocampo. Il Napoli ha individuato in Fabio Miretti il profilo perfetto per completare una mediana già formata da nomi di peso come Kevin De Bruyne, Scott McTominay, Stanislav Lobotka, André-Frank Zambo Anguissa e Billy Gilmour. Classe 2003 della Juventus è stato scelto per la sua maturità tattica e la conoscenza totale del calcio di Conte, che non vuole perdere tempo in apprendistati inutili. L’operazione è praticamente definita: 14 milioni e via, senza presentazioni.

Ma il lavoro del DS non si ferma al centro. La vera scossa arriva sugli esterni bassi: il doppio colpo è servito. Miguel Gutierrez, in uscita dal Girona, ha già detto sì. C’è un accordo verbale, restano solo i dettagli. L’altro nome è Juanlu Sanchez del Siviglia, deciso a vestire solo la maglia azzurra: ha rifiutato il Wolverhampton pur di arrivare a Napoli. E questo tipo di fedeltà , oggi, vale come un gol al novantesimo.

E in attacco? Occhi puntati su Kevin, talento dello Shakhtar, classe 2003 valutato 35 milioni: un’operazione da ultima settimana, da regalo finale (Con Federico Chiesa alla finestra!), ma tutto dipende dalle uscite. Il primo della lista è Giacomo Raspadori. Sul giocatore c’è il pressing dell’Atletico Madrid di Diego Simeone, attratto dalla sua duttilità e dalla capacità di incidere. La trattativa è in una fase delicata: l’offerta è ferma a 20 milioni, il Napoli ne vuole almeno 30!
Ma c’è un problema: Raspadori è molto più di un semplice numero. È l’uomo dei gol pesanti. Solo 13 reti in tre stagioni? Vero. Ma tutte decisive. Una su tutte? L’1-0 a Torino contro la Juventus nel 2023, che annusava già di scudetto. Il suo apporto si misura in punti: ogni gol vale quasi due. Un lusso, un jolly, un risolutore. Mandarlo via è una scelta pericolosa, anche per uno come Conte, abituato a scommettere grosso.

Intanto, mentre si chiude su più fronti, una notizia scuote l’ambiente partenopeo: Scott McTominay, scaricato dal Manchester United, è nella lista finale del Pallone d’Oro 2025. Una stagione mostruosa al Napoli, con 13 gol, 6 assist e una leadership totale in mezzo al campo. Non è solo un premio individuale: è il riconoscimento della rinascita di un uomo e di un club.
💠Il pensiero del Giornalista Tifoso Rosario Caracciolo

Se c’è una verità che questo mercato ci sta raccontando è che Giovanni Manna lavora, e Antonio Conte comanda. Le mosse sono chirurgiche, mirate, ma non prive di rischio. Lasciar andare Raspadori per aprire a un profilo nuovo, giovane e magari estroso, può essere una trappola. Chi entra deve pesare quanto chi esce, e non solo in milioni.
Il Napoli oggi ha una rosa che comincia ad assomigliare a quella di una big europea, ma serve lucidità fino alla fine. Le scommesse si vincono solo se si conoscono le regole del gioco. E questo gioco si chiama vittoria. Forza Napoli Sempre!!!

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