Al Maradona Notte di Fuoco: Il Napoli di Conte Sfida lo Sporting per la Svolta Champions
- Rosario Caracciolo

- 1 ott
- Tempo di lettura: 4 min

Il Maradona come teatro del riscatto

Il “Diego Armando Maradona” si prepara a vivere una notte da Champions League che può segnare un passaggio fondamentale per il percorso del Napoli di Antonio Conte. Avversario di turno i temibili portoghesi dello Sporting Lisbona di Rui Borges, squadra solida, veloce, capace di colpire in transizione. Ma l’atmosfera sarà quella delle grandi occasioni: stadio sold out, città compatta, squadra chiamata a una prova di forza per mantenere vivo l’obiettivo del superamento della prima fase della competizione. La sfida è ad altissima tensione, ma anche un’opportunità per dimostrare carattere e maturità.
Come ci arriva il Napoli

All’indomani della sconfitta di Milano, l’ambiente azzurro ha mostrato un segnale importante: compattezza. Antonio Conte ha gestito con intelligenza una situazione potenzialmente esplosiva come il “caso De Bruyne”, spegnendo sul nascere polemiche che avrebbero potuto minare la serenità della squadra. Nonostante le defezioni – fuori Buongiorno, Rrahmani, Marianucci e Mazzocchi dalla lista Champions, con Olivera in forte dubbio – il tecnico azzurro ha scelto la via della continuità. La probabile formazione parla chiaro: Milinkovic-Savic tra i pali favorito su Meret, difesa obbligata con Spinazzola adattato a destra, coppia centrale Beukema–Juan Jesus, e Gutierrez confermato a sinistra dopo l’incoraggiante prova di San Siro. In mediana il solito metronomo Lobotka, con Politano capitano e leader a destra, supportato da Anguissa, De Bruyne e McTominay dietro all’unica punta Hojlund, chiamato a reagire dopo le ultime prestazioni sottotono. Un 1-4-1-4-1 camaleontico, capace di diventare più offensivo con l’avanzamento di De Bruyne a ridosso dell’attaccante.
NAPOLI (1-4-1-4-1): Milinkovic-Savic; Spinazzola, Beukema, Juan Jesus, Gutierrez; Lobotka; Politano, Anguissa, De Bruyne, McTominay; Hojlund. All.Conte.

Come ci arriva lo Sporting

Lo Sporting Lisbona non è un avversario qualsiasi. La squadra di Rui Borges è seconda in campionato dietro il Porto, unica squadra capace di batterla. Sei vittorie su sette gare, 19 reti fatte e appena quattro subite: numeri da urlo. In Champions esordio convincente con un 4-1 sui kazaki del Kairat. Dubbi di formazione minimi: Rui Silva in leggero vantaggio su Joao Virginia in porta; in difesa Fresneda, Debast, Inacio e Araujo; in mediana l’ex Lecce Hjulmand con il georgiano Kochorashvili. Dietro l’unica punta Suarez, un terzetto di qualità e velocità: Quenda, Trincao, Goncalves. Schema 1-4-2-3-1 con grande capacità di ripartenza, pressing e intensità.
SPORTING LISBONA (1-4-2-3-1): Rui Silva (Virginia); Fresneda (Vagiannidis), Debast, Inacio, Araujo; Hjulmand, Kochorashvili; Quenda, Trincao, Goncalves; Suarez. All. Rui Borges.

Le ombre e i paradossi dell’ambiente azzurro

Ancora una volta, come troppo spesso accade, l’ambiente esterno al Napoli oscilla tra esaltazioni e distruzioni. È stato così per Hojlund, esordio folgorante a Firenze con gol e assist, subito incoronato nuovo idolo, “più forte di Lukaku”. Poi tre gare sottotono, e lo stesso ragazzo del 2003 è passato da erede di Cavani a “pacco da 50 milioni”. Giudizi schizofrenici che rischiano di bruciare un talento che ha bisogno di tempo e continuità. Lo stesso vale per il “massacro” mediatico di Marianucci dopo l’errore su Pulisic a San Siro: il giovane non è crollato, ha reagito con personalità, ma è stato bersaglio di critiche ingenerose. Qui emerge il vero valore di Antonio Conte, che predica lucidità e scelte razionali, non influenzate dal rumore di fondo.
Le incognite tattiche e le certezze

Con la difesa ridotta all’osso, Conte dovrà inventare soluzioni. Spinazzola a destra è un adattamento forzato, Gutierrez deve reggere il ritmo dopo mesi di stop, Beukema e Juan Jesus dovranno tenere in piedi il fortino contro le frecce portoghesi. Ma c’è un punto fermo: la qualità del centrocampo e la capacità di Politano di spaccare le partite. Se De Bruyne troverà la posizione giusta e Hojlund sarà innescato, l’attacco azzurro può diventare devastante anche contro una squadra compatta come lo Sporting. È qui che si gioca la partita: equilibrio dietro, coraggio e verticalità davanti. Non esistono alibi, questa gara va vinta. Perché perdere terreno in Champions adesso significherebbe complicare subito la stagione internazionale del Napoli.
Pensiero finale del Giornalista Tifoso ROSARIO CARACCIOLO

Troppo facile salire sul carro dei vincitori dopo Firenze e altrettanto facile scendere al primo inciampo. Il Napoli di Conte non ha bisogno di processi sommari, ma di sostegno e pazienza. Gli azzurri stanno affrontando una tempesta di infortuni e adattamenti tattici, ma hanno qualità, spessore e soprattutto un tecnico abituato a navigare in acque agitate. Questa sera al Maradona non è solo una sfida contro lo Sporting Lisbona: è un test di maturità per squadra, città e tifosi. Se l’ambiente resterà compatto, se smetteremo di trasformare ogni errore in un linciaggio, vedremo crescere i ragazzi, vedremo Hojlund diventare grande, De Bruyne essere il leader che tutti si aspettano, Politano trascinare il gruppo. Perché il Napoli non deve “sopravvivere” alla Champions: deve scriverne la storia. E questa è la notte giusta per cominciare.






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