26 Giugno: il Cielo festeggia il compleanno della mia Regina
- Rosario Caracciolo
- 22 minuti fa
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Ciao mamma,
Oggi avresti compiuto 78 anni. Ma non li avresti mai dimostrati, e non certo per una questione estetica — che tu hai sempre messo all’ultimo posto — ma per quella forza silenziosa e incrollabile che hai saputo infondere nella vita. Una vita che non ti ha mai fatto sconti, che è stata spesso crudele, dura, ingiusta. Eppure tu non hai mai chinato il capo.
Hai costruito il futuro dei tuoi figli — il mio, in particolare — con quella tua dolce severità che, ancora oggi, è il motore dei miei valori. Una guida viva in una società ormai confusa, dove famiglia e responsabilità sembrano essere diventate parole vuote. Hai saputo far crescere in me l’onestà, il rispetto, la dignità. Hai saputo soffrire in silenzio, senza mai chiedere nulla in cambio, portando sulle spalle un dolore che solo una madre può conoscere: la perdita di un figlio, e poi di un altro, e poi ancora del marito della tua vita.
Mi manchi. Dirti solo questo sarebbe riduttivo. L’ultimo ricordo che ho di te è una telefonata dal CTO, cinque giorni prima che tu decidessi — come diciamo noi — di lasciarmi. Le tue parole: "C’è mancato poco che non ci vedessimo più", mi si sono stampate nel cuore come fuoco. Ogni giorno cerco una risposta a quella frase. E forse la troverò solo quando potrò finalmente riabbracciarti, e dirti tutto ciò che non ho saputo dirti abbastanza.
Vorrei dirti grazie. Perché tu sei stata ben più di una madre. Sei stata presenza, coerenza, dignità mascherata per amore degli altri. Mai una lamentela, mai un lamento. Sempre lì, anche quando dentro crollavi. Hai saputo essere confidente, severa, giusta. Hai saputo amare papà senza riserve, mettendo al primo posto il rispetto per il vostro legame, anche quando i figli cercavano di scavalcarne i confini.
Ricordo ogni tuo gesto. Anche quello schiaffo — sì, quella “mano smerza” — che mi desti a ventun anni, quando mancai di rispetto a papà. Sanguinai, sì. Ma da quel giorno imparai cosa significasse davvero il rispetto. Oggi nessuno lo farebbe più, oggi si giustifica tutto, si inventano dolori per non affrontare la verità. Ma tu no. Tu non cedevi. Tu educavi, e con il cuore.
Mi sento spesso fuori posto in questa società. Troppo attenta al superfluo, troppo lontana dai tuoi insegnamenti. Si è perso il dialogo, si è persa la profondità. Ma io li custodisco, quei momenti con te. Quelle nostre chiacchierate fatte di sguardi e silenzi. I tuoi insegnamenti, mamma, sono la mia armatura. E se oggi, come giornalista e come uomo, sto raccogliendo qualcosa di buono, è solo grazie a te.
Tu sei stata “pell’ e’ ciuccio”, come ti chiamava papà: instancabile, indistruttibile, anche con un braccio rotto pur di stare al suo fianco. Hai dato tutto, per tutti. E io, nei tuoi ultimi anni, ho mancato. Lo so. Avrei dovuto viverti di più. Non l’ho fatto. E questo è il dolore più grande, la ferita che non si rimargina. Ma so che mi hai perdonato. Perché l’amore di una madre, come il tuo, non giudica, non condanna, comprende e abbraccia anche da lontano.
Ora sei lì, accanto a papà e a Daddà, nella pace del Cielo. E so che vegli su di me. Sento la tua carezza nei momenti di crollo. Sento la tua voce quando tutto sembra perduto. Mi spingi a rialzarmi, come hai sempre fatto. Come hai sempre vissuto. Hai perso tutto, eppure hai insegnato a noi il valore della vita, il rispetto degli altri, la fede, la forza del silenzio.
Grazie mamma. Per ogni tuo gesto, ogni tuo rimprovero, ogni tuo silenzio. Per avermi insegnato che quando si cade, si deve trovare il coraggio di rialzarsi. E se oggi io lo faccio, ogni giorno, è perché mi hai cresciuto con quella tenacia che solo le grandi donne sanno trasmettere.
Ti prometto che cercherò di restare retto, sincero, leale. Di aiutare gli altri, come facevate Papa e tu. Di vivere con il cuore, e non per la materia. Di essere testimone dei valori che tu e papà mi avete lasciato in dono. Quando oggi, in Cielo, spegnerai le candeline, ricordati il desiderio che solo tu, io, papà e Daddà conosciamo!
Buon compleanno, mamma.Il mio cuore ti stringe forte, e cammina con te, ogni giorno. Ti voglio bene. A presto, luce del mio cuore.

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