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🔥 Silenzio, Parla il Napoli! 🔥

  • Immagine del redattore: Rosario Caracciolo
    Rosario Caracciolo
  • 16 giu
  • Tempo di lettura: 4 min

Aggiornamento: 17 giu

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C’è un momento in cui le chiacchiere si spengono, i dubbi si annullano, e il calcio assume la forma più pura del sogno: quel momento è adesso, e il protagonista assoluto è il Napoli.

Da Dimaro a Castel Volturno, passando per le stanze del potere di Filmauro, si respira un solo verbo: alzarsi. Dopo una stagione di transizione, il club azzurro si muove come una macchina perfetta, lucida, aggressiva, affamata. E al comando c’è lui, il generale dal cuore salentino: Antonio Conte.

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Il mercato, per altri chiacchiera o passatempi, per il Napoli è questione di sangue, orgoglio e visione. L’arrivo di Kevin De Bruyne, autentico genio del pallone mondiale, è solo il primo squillo di un’estate che può diventare leggenda. Il belga, che ha scelto l’azzurro sfidando le lusinghe arabe, è il manifesto del nuovo corso: qui si vuole vincere. Sempre. E subito.

Ma il presidente Aurelio De Laurentiis, più determinato che mai, non si ferma. In prima persona, come nelle grandi produzioni cinematografiche, sta conducendo una trattativa che potrebbe far tremare i campanili di tutta Bergamo: l'obiettivo è Ademola Lookman, stella dell’Atalanta, reduce da una stagione da 20 reti, autore di magie che hanno fatto impazzire l’Europa League.

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Percassi vacilla. Il Napoli offre la concretezza e la determinazione che solo un progetto serio e ambizioso sa garantire. E sul tavolo, oltre ai milioni, mette anche un nome che fa gola a molti: Giacomo Raspadori. Il classe 2000, protagonista silenzioso ma decisivo dello scudetto, potrebbe essere la chiave per sbloccare l'operazione. La cifra? Non meno di 40 milioni, perché qui il valore non si svende, si difende.

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E poi c’è Pasquale Mazzocchi, napoletano vero, figlio del Vesuvio, simbolo di grinta e cuore. Anche in vacanza, continua ad allenarsi, onorando quella maglia che sente tatuata addosso. Ma il calcio è crudele, e sulla fascia destra il Napoli guarda avanti. L’obiettivo si chiama Juanlu Sanchez, classe 2003 del Siviglia, per il quale è stata già formulata un’offerta da 12 milioni più 2 di bonus. Si può chiudere a 15, per quello che potrebbe essere uno dei colpi più futuribili della Serie A.

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Sul fronte centrocampo, si lavora con diplomazia e determinazione. In uscita c’è Anguissa, in entrata il profilo caldo è quello di Sudakov, gioiello dello Shakhtar Donetsk. Per l’ucraino, pronti 25 milioni più altri 5 di bonus. I dirigenti ucraini ne chiedono 40, ma il Direttore Sportivo Giovanni Manna, dopo aver girato mezza Europa tra Spagna e Inghilterra, si risiederà a trattare.

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Non è finita. Anzi. L’attacco è il cuore pulsante del nuovo Napoli. E tra sogni e obiettivi concreti, spunta il nome che potrebbe cambiare tutto: Darwin Núñez. L’uruguaiano, possente e veloce, cerca riscatto dopo un’annata opaca col Liverpool. Vuole restare in Europa, vuole sentirsi ancora protagonista. E Antonio Conte lo aspetta. L’operazione è delicata, ma l'impressione è che si possa fare per una cifra inferiore ai 60 milioni.

Nel frattempo, il più vicino alla maglia azzurra sembra essere Lorenzo Lucca. Dopo 12 reti con l’Udinese, il centravanti classe '00 ha già detto sì. Ha parlato con amici, si sta informando su dove vivere a Napoli. Per Conte potrebbe essere la spalla perfetta di Romelu Lukaku, leader tecnico e mentale della squadra.

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Attenzione poi a Ibiza, dove il mercato parla sottovoce. Lì, in vacanza, tre pilastri del Bologna – Lewis Ferguson, Dan Ndoye e Sam Beukema – si sono lasciati andare a parole eloquenti. Napoli? “Non dipende da noi”, hanno detto. Ma gli occhi parlano più delle parole. I tre sognano l’azzurro, ma il muro emiliano è ancora alto.

E ancora: pressing per Yunus Musah del Milan, per cui è stata formulata un’offerta da 20 milioni più 5 di bonus. E anche qui, come sempre, il Napoli gioca d’anticipo, con lucidità, visione, potere.


🎙️ IL PENSIERO DEL GIORNALISTA TIFOSO 🎙️

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Chi ancora osa ridere, o peggio sottovalutare, questo Napoli, dovrebbe fermarsi un attimo. Guardarsi allo specchio. E farsi una domanda: cosa ho capito io di questa città, di questo popolo, di questo fuoco?


Perché il Napoli non compra per vendere sogni, ma per realizzarli. E la mano di Antonio Conte, spalleggiata dalla determinazione chirurgica di Giovanni Manna, e supportata dall’ambizione inarrestabile del presidente Aurelio De Laurentiis, sta costruendo non una squadra, ma un esercito.


Le manovre di mercato raccontano una rivoluzione, e stavolta non si parte dal basso. Si parte già da uno Scudetto in bacheca e da una voglia di rivincita che brucia come lava. Vogliamo vincere. Ma anche dominare. E il mondo del pallone dovrà rendersene conto: Napoli non è più una bella favola. Napoli è un’epopea da vivere ogni giorno. Con rispetto. Con paura. Con ammirazione.


Avanti così, fratelli azzurri. Che l’estate sia rovente, e che il Vesuvio – quello calcistico – erutti una volta per tutte sulla geografia del potere sportivo europeo.

Napoli, silenziosamente, sta parlando. E il calcio ascolta.

 
 
 

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