🟦 Napoli, E' l’Ora del Destino: "Finire il Lavoro", La Fede di Conte. Il Cagliari e poi… La Storia!
- Rosario Caracciolo
- 23 mag
- Tempo di lettura: 4 min
✍️ Editoriale del Giornalista Tifoso – Rosario Caracciolo

Un popolo con il fiato sospeso, una città che sogna, un uomo che guida. Antonio Conte lo ha detto senza giri di parole: “Sentiamo la responsabilità di regalare qualcosa di storico al Napoli e al tifoso napoletano”. E lo sappiamo tutti: a Napoli, la storia non si scrive con l’inchiostro, ma con il sudore, con la fatica, con la fede.
Al Maradona non ci sarà posto neanche per uno spillo. Tutti convocati, anche gli infortunati, perché questa è la partita. L’ultima. Quella che chiude un campionato folle, teso, drammatico, vissuto con le mani nei capelli e il cuore in gola. Ma anche, forse, quella che riapre il cielo e restituisce il sole.
Il popolo partenopeo, da sempre martoriato, troppo spesso deriso, stasera merita di sorridere. Il Cagliari è salvo, sì, ma guai a pensare che sarà una passeggiata. Ecco perché le parole del condottiero sono la mappa e il fuoco.
🗣️ Le Parole di Antonio Conte: “Abbiamo un solo compito: finire il lavoro”
“È stata una settimana corta, ma intensa. Le emozioni sono forti, inevitabili. Ho dormito poco. Quando si riesce a dormire, si stacca per un attimo il pensiero. Ma la mente torna sempre lì: è la partita che decide tutto”, ha esordito Antonio Conte, con la solita lucidità e passione.
L’allenatore del Napoli, squalificato e

costretto in tribuna, non sarà in panchina, ma il suo cuore sì: “Dalla tribuna, avrò due cuori: uno in panchina e uno in tribuna. C’è dispiacere, ma anche fiducia nel mio staff e nella squadra”.
E sulla pressione? Conte non ha dubbi: “A Dimaro, per la prima volta in carriera ho ricevuto stima prima ancora di dare. Questo mi ha dato forza, ma anche tanta pressione. Tutto sembrava fatto per me, ma io voglio solo aiutare questo club. Non è per Conte, è per il Napoli”.
📌 Il Rispetto per l’Avversario, la Forza del Gruppo

“Il Cagliari è una buona squadra. Noi dovremo fare la nostra partita, aggredire come sempre e rispettarli al 100%”, ha detto l’allenatore azzurro, che ha poi parlato dell’importanza del lavoro: “Ci ha portato fin qui. Ora bisogna finirlo. In fase difensiva e offensiva dovremo essere compatti. Sappiamo bene cosa ci giochiamo”.
E se qualcuno si chiede chi meriti lo Scudetto, Conte risponde netto: “I campionati li vincono le squadre che meritano. In 38 partite, non si può barare. Se vinciamo, sarà perché lo abbiamo meritato più degli altri”.
💬 Sugli Arbitri, una Stoccata e un Monito

“Ho già parlato degli arbitri. Mi ha fatto piacere che qualcuno abbia apprezzato. Con il VAR si deve migliorare. Ma quando parlo io si fa rumore, più che con altri. Devo stare attento: la mia voce rimbomba più delle altre”, ha detto con amarezza ma anche con chiarezza.
💙 Il Messaggio ai Tifosi: “Abbiamo ricevuto tutto da voi”

E infine, il messaggio più toccante: “Cosa posso dire ai tifosi napoletani? Niente. Perché da loro abbiamo avuto tutto. Anche quando abbiamo zoppicato, loro c’erano. Posso solo dire: continuate ad essere quello che siete. Siete l’anima di questa squadra”.
📈 Analisi Finale
Il Napoli è davanti. Un punto sopra l’Inter. Il destino tra le mani. Ma mai abbassare la guardia. Il calcio sa essere crudele, ma sa anche premiare chi ci crede fino in fondo.
Antonio Conte, con la sua grinta e le sue cicatrici, ha portato questo gruppo a un passo dalla gloria. L’ultima curva va affrontata con fame, concentrazione e cuore. La città è pronta. Il Maradona sarà un inferno per il Cagliari e un paradiso per chi ama il Napoli.
A Fabregas e al suo Como il compito dell’onestà sportiva, a noi quello di completare l’opera. Perché, come ha detto Conte, “questa potrebbe essere la partita che regala qualcosa di storico”.
🟦 Napoli-Cagliari: Ultimo Atto, Tutto in Novanta Minuti
🔍 Come arriva il Napoli

Il destino scudetto passa dal Maradona, in un finale di campionato carico di pathos, tensione e speranza. Il Napoli di Antonio Conte, sospinto da un popolo in fibrillazione, affronta un Cagliari già salvo ma deciso a non fare sconti. Fuori per squalifica Conte, toccherà al suo vice Stellini guidare dalla panchina. Non ci saranno Okafor, mentre Neres dovrebbe partire dalla panchina. Confermata la formazione che ha pareggiato con Genoa e Parma, con Lukaku terminale offensivo e Raspadori a supporto. A centrocampo, solidità e fisicità con Anguissa, Gilmour, McTominay e Politano.
🔵 Probabile formazione Napoli (1-4-4-1-1):
Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Olivera (o Juan Jesus), Spinazzola; Politano, Anguissa, Gilmour, McTominay; Raspadori (o Neres); Lukaku.All. Conte (in panchina Stellini)

🔴 Come arriva il Cagliari

La squadra di Davide Nicola ha raggiunto la salvezza e si presenta a Napoli con l’intento di onorare il campionato. Tante però le defezioni: out Luvumbo, Gaetano e Caprile, mentre Luperto e Zortea sono in dubbio. In porta toccherà a Sherri, in avanti spazio alla coppia Viola-Piccoli, con il primo in posizione di raccordo. I sardi giocheranno con il collaudato 3-5-1-1, cercando compattezza e ripartenze.
🔴 Probabile formazione Cagliari (1-3-5-1-1):
Sherri; Palomino (o Zappa), Mina, Luperto (o Obert); Zappa (o Felici), Adopo, Makoumbou, Deiola, Augello; Viola; Piccoli.All. Nicola

✍️ Il pensiero finale del GIORNALISTA TIFOSO

Questa non è solo una partita. È l’epilogo di una stagione tesa, piena di colpi di scena, errori arbitrali, e – diciamolo – di un racconto mediatico vergognosamente sbilanciato. Sì, parlo proprio di VOI, Gazzetta, Sky Sport, DAZN e compagnia cantando: capaci solo di incensare i campioni “nordici” a prescindere, di magnificare le riserve dell’Inter o i baby della Juventus, mentre al Napoli venivano riservati solo dubbi, critiche e veleni.
Siamo stanchi. Siamo nauseati da commentatori che si professano neutrali ma che inneggiano ai soliti noti. È ora di alzare la voce. Il Napoli ha dominato, ha lottato contro gli infortuni, contro i condizionamenti esterni, e ora è lì: a 90 minuti dal riscrivere la storia.
E lo farà con un popolo intero dietro, con la sua gente che riempirà ogni angolo del Maradona e ogni bar di Napoli, con il cuore in gola e gli occhi lucidi. Lo farà con l’anima di Diego a guidarlo e con la determinazione di chi non ha mai avuto niente di regalato.
E quando l’arbitro fischierà la fine, ci troverete lì. In piedi. Orgogliosi. Con lo sguardo fiero di chi sa che la gloria non si compra, si guadagna. E Napoli, quella gloria, se la sta andando a prendere. A testa alta. Contro tutto. Contro tutti.
E allora forza Napoli, prendiamoci questo sogno. È nostro. È meritato. È scritto nel destino. Napoli, è la tua ora. Scrivi la storia. Finisci il lavoro. Forza Napoli Sempre!!!
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