top of page

Mercato Napoli: Tra Voci, Fumo e Realtà. La Verità del Giornalista Tifoso

  • Immagine del redattore: Rosario Caracciolo
    Rosario Caracciolo
  • 6 giu
  • Tempo di lettura: 5 min

ree

È cominciata l’estate del calciomercato. Una giungla impazzita dove ogni giorno spuntano nomi, trattative presunte, cifre folli e scoop da strapazzo. In mezzo a questo frastuono, pochi – pochissimi – possono davvero dire di sapere come andranno a finire le operazioni. E no, io non sono un esperto di mercato, né pretendo di esserlo. Ma mi concedo un diritto: quello di ragionare, osservare e difendere la dignità del Napoli.


Prima di inoltrarmi in questa selva di nomi e suggestioni, va detto con chiarezza: Giovanni Manna e Antonio Conte sono gli unici che hanno un’idea reale e concreta del Napoli che verrà. Tutto il resto? Intrattenimento malato.

Prendiamo ad esempio Sportitalia, dove le valutazioni lievitano come panettoni a Natale. Beukema e Ndoye del Bologna valutati 70 milioni di euro? Ma allora per Rrahmani e Politano quanto servirebbe, 200 milioni? Se questa è la narrazione giornalistica, allora siamo al bar dello sport, non in una redazione seria. E se queste cifre arrivano da fonti "societarie", allora è ancora più grave: le trattative, per decenza e strategia, dovrebbero restare segrete fino alla firma.


Il problema non sono solo le cifre, ma il modo malato di raccontare il mercato. I procuratori dettano l’agenda, alcuni colleghi si prestano a fare da megafono per raccattare qualche like. Parlo chiaramente: gente come Tancredi Palmeri e Fabio Bergomi hanno sparato titoli eclatanti per poi doversi rimangiare tutto – Fabregas all’Inter? E alla fine arrivò Chivu... Almeno Manuel Parlato, che difese Napoli e i napoletani, fu cacciato solo per essersi opposto alla linea milanese. Questo si chiama Michele Criscitiello: il resto, lo lascio ai lettori.

Chiusa questa doverosa parentesi, entriamo nel vivo: la costruzione del Napoli 2025-26.


TRA SOGNI E' RELTA'



ree

Partiamo da una certezza: Kevin De Bruyne arriverà. C'è solo burocrazia da superare, perché Aurelio De Laurentiis rallenta, come sempre. Ma la sostanza c’è: è un colpo già chiuso.

Quanto al resto, mettiamoci in testa che molti uomini simbolo degli ultimi tre anni hanno vinto, perso, e ora forse hanno bisogno di cambiare aria. Su tutti Di Lorenzo e Politano, ma anche altri, potrebbero essere sacrificabili.

Tra i confermati: McTominay, Lukaku, Buongiorno, Neres, Gilmour, Juan Jesus, Spinazzola, Oliveira, Mazzocchi, Meret e Rrahmani (salvo offerte indecenti).


ree

Ma serviranno almeno:

  • un altro portiere (2 se parte Meret)

  • un centrale difensivo (2 se parte Rrhamani)

  • un terzino sinistro

  • almeno 3 centrocampisti

  • 2 punte (una centrale, una di movimento)

  • un esterno alto a sinistra

Totale: minimo 10 acquisti.


IDEE CHIARE PER RIPARTIRE


ree

Tra i pali, se Meret non dovesse restare, i nomi giusti potrebbero essere Svilar (Roma) o Carnesecchi (Atalanta), con Milinkovic-Savic come secondo.

In difesa, tutto ruota attorno a Rrahmani: se parte, serve un titolare. Piace Beukema, ma anche Solet (Udinese), De Vrij (Inter), e l’idea Gatti (Juventus). Per la corsia mancina: attenzione a Wenderson (Monaco), Lewis Hall(Newcastle)  Nuno Tavares (Lazio)

E se vogliamo fare un colpo da visionari: Leoni del Parma è il nuovo Vierchowood, ma lasciamolo maturare un altro anno lì.


IL CUORE DEL GIOCO


ree

Il centrocampo potrebbe perdere Anguissa e Lobotka (clausola). McTominay, Gilmour e De Bruyne sono una base di lusso. Ma servono muscoli e dinamismo.

I nomi? Frattesi costa troppo (40 milioni), più accessibili Ferguson, Ederson (Atalanta), Miretti (ora al Genoa), Soungoutou Magassa(Monaco), Dewsbury-Hall(Chelsea), e il sogno Tonali (da recuperare).


ALI E ATTACCANTI


ree

Confermati: Politano, Neres, Spinazzola.

Serve un salto di qualità: Chiesa (oggi in prestito al Liverpool) e Kang-in Lee (PSG) piacciono a Conte. Occhio anche a Orsolini,(Bologna) Zegrova (Lilla), Lookman ( Atalanta possibile scambio con Raspadori), e addirittura Sané in uscita dal Bayern.

Davanti, con Lukaku confermato, c’è da affiancargli un profilo diverso: Kean (alla Fiorentina) ha le caratteristiche giuste. Jonathan David (ex Marsiglia) si è raffreddato. Interessanti anche Lang (PSV), Bonny(Parma), Lucca(Udinese), e il giovane Francesco Pio Esposito, che va monitorato

 

IL NAPOLI CHE VERRA': UNA NUOVA ROTTA CON CONTE AL TIMONE!


ree

Il bello del mercato è sognare, lo sappiamo. Ma il sogno più grande lo abbiamo già: si chiama Antonio Conte. L’uomo che ha preso una squadra devastata, l’ha ricompattata e ha dato un senso alla parola "progetto". Un comandante vero, che ha imposto mentalità e fatto rinsavire persino il presidente De Laurentiis, troppo spesso impantanato in lentezze strutturali e comunicative da rivedere.

Il Napoli ripartirà da Campione d’Italia, e lo farà con ambizione. Ma servirà una società che tenga il passo del suo condottiero. Il mercato è appena cominciato. Ma la strada, finalmente, è quella giusta.


Il Pensiero de IL GIORNALISTA TIFOSO


ree

Mi chiamo Rosario Caracciolo, e non vesto panni da esperto di mercato. Ma vivo il Napoli sulla pelle, ogni giorno. Conosco le ansie di questa piazza, i sogni repressi, le illusioni alimentate da chi fa mercato con le parole e non con i fatti. So cosa significhi restare in bilico tra la speranza di un colpo alla Maradona e la paura di veder partire anche l’ultimo simbolo rimasto.

Sento dire in giro: “Serve pazienza, il mercato è lungo.” Giusto. Ma serve anche chiarezza, visione, rispetto per il popolo azzurro. Perché ogni trattativa falsa, ogni nome sparato a casaccio, ogni illusione venduta per tre click, è un tradimento alla dignità di una tifoseria che ha insegnato al mondo cosa significa amare davvero una squadra di calcio.

Non accetto che si giochi col cuore della gente. Non tollero che il Napoli venga usato come merce per lo spettacolo degli altri. Basta con la narrazione di comodo, quella milanese, quella settentrionale, quella "moderna" che trasforma tutto in fuffa e business. Qui c’è un popolo che vuole vincere, che sogna una squadra feroce, viva, coerente, guidata da un uomo vero: Antonio Conte.

Chi oggi siede dietro una scrivania a Castel Volturno ha un dovere: non tradire l’anima del Napoli. Non servono dieci fuoriclasse, ma dieci uomini veri. Non servono venti nomi in prima pagina, ma cinque colpi veri, di quelli che ti fanno alzare lo sguardo e dire: “Sì, stiamo tornando.” E Conte questo lo sa, lo pretende, lo esige. Se qualcuno in società non è in grado di stargli dietro, che faccia un passo indietro.

Perché il Napoli non è un’azienda qualunque. Il Napoli è una fede, una missione, una chiamata. E chi la disonora, chi la tradisce, chi la sfrutta per fini personali, sarà sempre sconfitto.

Il mio mestiere non è passare notizie, ma difendere l’onore della mia squadra. E se qualcuno si infastidisce per questa voce troppo sincera, troppo passionale, troppo tifosa... be’, è il segno che sto facendo bene.

Perché Napoli non chiede altro: solo verità, rispetto e vittorie.Il resto, lo lasciamo agli altri.

Fino all’ultimo respiro. Sempre e solo Forza Napoli.

 
 
 

Commenti


bottom of page