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La Ciliegina Sulla Torta… E la Vergogna Sotto il Tavolo: Napoli Carica, il Sistema Barcolla!

  • Immagine del redattore: Rosario Caracciolo
    Rosario Caracciolo
  • 2 minuti fa
  • Tempo di lettura: 5 min



Il Napoli di Antonio Conte si prepara alla battaglia di Parma con la consapevolezza di chi ha già compiuto un mezzo miracolo. L’ingresso in Champions, la Supercoppa in tasca, lo stadio sempre pieno e un entusiasmo che ha riportato il popolo azzurro ad alzare la voce in un campionato in cui si era partiti da lontano. Ma ora, come dice il tecnico salentino, c’è da mettere “la ciliegina sulla torta”. Quella che vale lo Scudetto. Quella che cambia la storia. Quella che imprime i nomi nella pietra della leggenda.



E allora, nella sala conferenze di Castel Volturno, ecco un Conte carico, viscerale, emotivo, vero: “Non è normalità, è passione, è storia. Solo chi non si è mai giocato niente può pensare che sia tutto normale. Noi la nostra torta l’abbiamo fatta, ora c’è da metterci la ciliegina”. Parole che pesano, che commuovono, che caricano. Perché quando Conte parla della vittoria come un evento che segna la città, si capisce che ha capito tutto. Di Napoli. Della sua gente. Della sua fame.


Il pari col Genoa brucia, eccome. “Dominata in lungo e in largo”, sottolinea Conte, “ma il calcio ha l’imponderabile. E stavolta ha voltato la faccia”. È già tempo di ripartire, però, perché arriva il Parma, squadra in salute, squadra che ha battuto la Juve, fermato l’Inter, squadra che lotta con le unghie e coi denti per la salvezza. “Noi però abbiamo un gruppo fidato, anche con qualche problema come quello di McTominay”, dice il tecnico, “e con Neres finalmente recuperato. La voglia è tanta. La torta è pronta. E ora vogliamo la storia”.


Ma intanto, nel teatrino del calcio ITALIOTA, va in scena l’ennesima buffonata



Sì, buffonata. Perché come definire altrimenti la designazione di Marco Guida al VAR per Inter-Lazio, sfida che può decidere uno Scudetto? Stiamo parlando dell’arbitro che un mese fa ha chiesto ufficialmente di non dirigere il Napoli. Che vive in provincia, che ha paura di andare a fare la spesa, che teme per la sua famiglia. Ma adesso può tranquillamente influenzare (da remoto) una partita che pesa quanto un macigno per la corsa tricolore.

Una presa in giro. Un insulto all’intelligenza. Una provocazione inaccettabile.



E mentre il VAR in Atalanta-Roma si permette di cancellare un rigore per “contatto non chiaro ed evidente”, dopo che invece in Inter-Napoli si era deciso di lasciar correre con lo stesso identico criterio (!), la gestione arbitrale di Rocchi si dimostra sempre più confusa, partigiana e squilibrata.


Dove sono finiti gli Agnolin, i Collina, i Lo Bello? Oggi ci si barrica dietro il “non sono sereno”, come se fosse un merito ammettere la propria debolezza. Come se bastasse una scusa per sottrarsi al dovere di equità e trasparenza.


E allora lo diciamo forte: A Napoli vogliamo vincere contro tutto e contro tutti.



Contro chi ci toglie i rigori e non ci spiega perché. Contro chi manda Guida a fare il VAR a Lissone. Contro un sistema che non si vergogna più nemmeno di fingere la neutralità.

Ma attenzione. Napoli non è più disposta a subire in silenzio.

Lo Scudetto ce lo stiamo sudando sul campo. Con il cuore, col sangue, con le gambe. E nessun fischietto impaurito potrà cancellare la verità che Conte e i suoi ragazzi stanno costruendo. Una verità che porta il nome della città. E il volto di un popolo che vuole la storia.


I destini di Parma e Napoli si incrociano nella 37ª giornata di Serie A



La penultima giornata del campionato 2024/2025 vede sfidarsi due squadre con obiettivi opposti ma cruciali: il Parma, che lotta per conquistare punti vitali per la salvezza, e il Napoli, che sogna di chiudere la corsa allo scudetto con una giornata di anticipo.

Gli azzurri, reduci dal mezzo passo falso interno contro il Genoa, hanno a disposizione una grande occasione: vincere a Parma e sperare in una sconfitta dell'Inter contro la Lazio. Se ciò dovesse accadere, la squadra di Antonio Conte festeggerebbe il titolo con una giornata d’anticipo, laureando campioni d’Italia Lukaku & co.


Le formazioni ufficiali



PARMA (1-3-5-1-1): Suzuki; Del Prato, Leoni, Balogh; Hainaut, Hernani (Ondrejka), Keita, Sohm, Valeri; Bonny; Pellegrino (Djuric). All.Chivu.



NAPOLI (4-4-2) Meret Di Lorenzo, Rrahmani, Olivera, Spinazzola Politano, Anguissa, Gilmour, McTominay Lukaku, Raspadori Allenatore: Conte

 



Un plauso ai gruppi organizzati delle due Curve Partenopee




Un applauso speciale va ai gruppi organizzati, alle due Curve del Napoli, che rispondono con forza e dignità alla feccia di stampa e TV settentrionale!

Gli ultras della Curva A e della Curva B hanno condiviso uno splendido messaggio in vista dell’ultima trasferta dell’anno, con una posta in palio altissima.

A poco più di 24 ore dall’inizio di Parma-Napoli, gli ultras delle due curve hanno lanciato un comunicato ricco di passione e responsabilità, per caricare ancora di più l’ambiente, mantenendo la civiltà che deve contraddistinguere i tifosi che si presenteranno in Emilia.

Questo comunicato rappresenta anche un segnale di vicinanza ai giocatori prima di una delle partite più importanti nella storia del club. In caso di successo a Parma, infatti, gli azzurri si avvicinerebbero notevolmente allo scudetto. E se l’Inter dovesse perdere contro la Lazio, potrebbe arrivare la matematica del titolo.

 

Parma-Napoli, il messaggio delle Curve: la carica per il match



“Difendi la Città! La mentalità ultras sarà la protagonista assoluta di questa partita così importante per la nostra amata maglia. Noi siamo Napoli e siamo consapevoli dell’importanza della posta in palio e degli avvoltoi pronti a giudicare ogni passo falso del nostro popolo”.

“Gli ultras, le due curve, chiedono alla massa presente in Emilia di avere un comportamento consono, basato sul rispetto del vivere civile in nome di Napoli e della sua storia. Non cederemo il passo davanti a orde senza biglietto che pretenderanno di superarci nelle file. Evitiamo tutti, in maniera educata, disordini che non hanno a che vedere con la mentalità delle curve”.

“È il tempo di sostenere con calore la nostra maglia. Vogliamo una curva di tifo, colori e passione oltre il novantesimo, per non avere rimpianti e con la contezza che tutti avremo dato il massimo. Avanti Napoli… La squadra e la città!!!”.

 

Il commento finale del giornalista tifoso



Amico mio, a poche giornate dalla fine il Napoli si trova con la storia davanti e la pressione addosso. Ma non è una pressione qualsiasi: è la pressione di chi ha dimostrato di meritare la vetta, di chi ha combattuto contro pronostici, errori arbitrali e pregiudizi mediatici per riscrivere la storia del calcio italiano.

Antonio Conte e la sua squadra hanno già preparato una “torta” da applausi, ora manca solo la ciliegina, quella vittoria che non solo consolida il primato ma lo rende indimenticabile.

E mentre sul fronte arbitrale si assiste a sceneggiate indegne di un movimento serio, noi tifosi sappiamo bene che il vero scudetto si conquista con grinta, cuore e unità, dentro e fuori dal campo.

Il Parma non è un ostacolo, è un trampolino. Ed il Napoli, in questo finale bollente, deve volare alto, con la dignità e la forza che solo una grande squadra e una città innamorata possono avere.

Forza Napoli, sempre!

 
 
 

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