Caro Osimhen, QUESTIONE DI GARANZIE!
- Rosario Caracciolo
- 10 lug
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 11 lug

Il grande intrigo del mercato estivo si gioca tra Napoli e Galatasaray, con sul piatto il futuro di Victor Osimhen, simbolo della passione azzurra e al tempo stesso prigioniero di una clausola da 75 milioni di euro. I turchi, convinti di portarlo a Istanbul, propongono un pagamento in cinque esercizi: rate comode, ma che non convincono Aurelio De Laurentiis. Il patron azzurro apre alla trattativa, ma pretende una fideiussione bancaria o una lettera di credito. Non cede di un millimetro: niente garanzie, niente cessione.
Intanto, da Milano, il vicepresidente del Galatasaray lavora a stretto contatto con George Gardi, intermediario che si muove come uno stratega silenzioso. Gli emissari turchi giurano: “The transfer is almost complete”. E se così fosse, sarebbe una delle operazioni più impattanti nella storia recente del club turco e, forse, un addio doloroso ma inevitabile per il Napoli.

Ma mentre uno parte, altri arrivano. Il primo nome sul taccuino azzurro è quello di Sam Beukema, centrale del Bologna. Il giocatore olandese ha già detto sì a De Laurentiis e all’abbraccio del Maradona: contratto da 3 milioni fino al 2030, affare chiuso per 30 milioni più 2 di bonus. A breve le visite mediche, previste in contemporanea con quelle di un altro colpo: Noa Lang. L'esterno del PSV Eindhoven sarà azzurro a meno di colpi di scena, pronto a infiammare la fascia e a dare a Antonio Conte un’arma in più.

Non finisce qui. Sullo sfondo c’è Lorenzo Lucca, profilo ideale per il tecnico salentino. La fisicità, la crescita tecnica e quel potenziale tutto ancora da esplorare lo rendono una scommessa intrigante. E attenzione anche al sogno proibito: Darwin Núñez, per cui tutto dipenderà dalle cessioni e dal volere del mister.
Il mercato del Napoli affascina. Ha visione, idee, e una struttura che — con pazienza — può portare a risultati altissimi. Ma ora serve velocità, concretezza, e soprattutto garanzie. Nessuno regala nulla.
Il pensiero finale de Il giornalista tifoso CARACCIOLO ROSARIO

Si muove tutto, tranne la giustizia. Mentre il Napoli si fa in quattro per garantire stabilità economica, cessioni ordinate e un mercato con i conti a posto, altrove si chiudono affari con leve e magie contabili. Ma il vero scandalo, oggi, è il silenzio che aleggia attorno alla Juventus, una società che, dopo aver barattato la dignità con le plusvalenze fittizie, si appresta a ricominciare come se nulla fosse. Hanno cambiato tutto per non cambiare niente. Hanno fatto fuori dirigenti, ma non il sistema.
Il Napoli non è solo una squadra. È un modello. E se anche talvolta si blocca tra idee e realismo, se l’urgenza di Conte cozza con le politiche di De Laurentiis, resta il solo club in Italia capace di parlare la lingua dell’Europa senza falsificare i documenti. Altrove si comprano campioni a debito, si fa leva su illusioni, si nascondono i bilanci. A Napoli, invece, si costruisce. Si progetta. Si vince.
E se parte Osimhen, non parte l’anima. Perché chi ha vissuto la gioia dello scudetto, sa che il vero fuoriclasse è il popolo azzurro. E i trionfi non si comprano a rate.Si conquistano con la verità. Giusto sig.Osimhen?...Forza Napoli Sempre!!!
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