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Allora, Chi Comanda Adesso?...Napoli!

  • Immagine del redattore: Rosario Caracciolo
    Rosario Caracciolo
  • 11 lug
  • Tempo di lettura: 3 min
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C’è un periodo dell’anno che trasforma il calcio in letteratura, che unisce sogno e ironia, speranze e illusione. È il calciomercato. Lì, tutto è possibile. Anche scambiare tre quarti di Conceição con i due quinti di Çalhanoğlu, da girare poi al Milan per acquistare Ibrahimović e Tare (Ricordate l’allenatore nel pallone?). E mentre le trattative impazzano, una sola squadra pare estranea al gioco: la Lazio. Immobile e spettatrice. Ma forse, in fondo, è proprio questo che voleva Claudio Lotito.

MANNA E ADL...PORTANO IN DOTE KEVIN DE BRUYNE
MANNA E ADL...PORTANO IN DOTE KEVIN DE BRUYNE

E mentre tutti trafficano, affannati, c’è un club che non compra per emergere, ma detta le regole. Il Napoli. Sì, proprio lui. Non ha uno stadio di proprietà, non vanta strutture da sceicco, ma possiede qualcosa che nessuno ha: un brand potente, una credibilità europea, e un progetto solido. È il club che tutti guardano, che tutti vorrebbero imitare. Ma pochi capiscono.

Che fine hanno fatto le tre sorelle? Juventus, Inter e Milan? Soffocate dai bilanci, implose tra plusvalenze e fantasie contabili. La Juventus di Giuntoli (Poi silurato!) dopo la lunga era Agnelli-Paratici-Nedved, continua a cercarsi disperatamente! Il Milan acquista un 40enne come Modrić e lo spaccia per colpo del secolo”. L’Inter, vicecampione d’Europa, è rimasta fuori da tutto: Coppa Italia, Mondiale per club. E la “buccia di banana” ha un nome preciso: Antonio Conte.

ANTONIO CONTE
ANTONIO CONTE

Eh sì, proprio lui. Quel Conte che doveva tornare alla Juventus, già pronto alla Continassa, secondo i profeti di fede bianconera. Ma il 12 Maggio, al termine di Napoli-Cagliari, mentre il Vesuvio esplodeva di gioia per il terzo scudetto, Conte sceglieva Napoli. Una lezione per tutti: il “virus Agnelli” è stato debellato. Ill vaccino? Partenope n4! Ora si che il calcio si sta purificando!!!!

Immaginate ora i volti dei giornalisti di fede lombardo-piemontese nel leggere che Kevin De Bruyne vestirà l’azzurro. E con lui potrebbero arrivare Beuckema, Lang, Ndoye, Marianucci, Lucca, Darwin Núñez, Juanlu Sánchez, Milinković-Savić. Basta nomi per far tremare i detrattori del Sud. Quelli che parlavano di “fuoco del Vesuvio” come distruttore, e diventata unica forza del Napoli, e guarda un’ po’… si ritrovano travolti da una valanga tecnica, finanziaria e soprattutto gestionale.

IL PRESIDENTE DELL S.S.C. NAPOLI AURELIO DE LURENTIIS
IL PRESIDENTE DELL S.S.C. NAPOLI AURELIO DE LURENTIIS

E tutto parte da un uomo: Aurelio De Laurentiis. Dopo gli errori dello scorso gennaio e l’anno precedente, ha cambiato pelle. Ha ascoltato Conte, ne ha condiviso la visione. Ha smesso di dettare, ed ha iniziato ad ascoltare. Insomma, una “Benedetta follia”.  film perfetto, in cui il protagonista è anche il regista. Conte or, con il suo Napoli partirà in pole position. Il 17 luglio si apre il ritiro di Dimaro, poi si andrà a Castel di Sangro, dove l’obiettivo sarà definire la rosa e chiudere il cerchio (Ricordiamo che il campionato parte il 28 Agosto contro il Sassuolo, neopromosso, di Fabio Grosso)

 

IL GIORNALISTA TIFOSO


Mai avrei pensato, dopo lo scudetto del 2023, di vivere un altro ribaltamento così netto. Ma stavolta è più profondo, più strategico. Il Napoli non è più una sorpresa, è un sistema. È un metodo. E Antonio Conte, con il suo carisma e la sua ferocia, ha già trasformato l’approccio. Non lo dirà mai, ma sa bene che questa squadra non è più una carcassa da riparare. È una Rolls Royce da guidare. E la stagione sarà lunga, tortuosa, con 70 partite almeno da affrontare.


Saranno mesi di trappole, curve e malocchi, ma anche di forza e consapevolezza.

Il popolo azzurro non dovrà commettere l’errore di guardare solo al traguardo. Ogni partita è un mattoncino, ogni passo deve essere accompagnato, non preteso. Non lasciamo che il primo pareggio diventi una sentenza. Non cadiamo nei tranelli della stampa settentrionale, e nemmeno in quelli di certi “pseudo napoletani” che tifano solo quando conviene.

Quest’anno siamo noi a scrivere le regole, siamo noi a sedere al tavolo dei grandi. E forse è arrivato il momento che anche l’Europa inizi a capire: il Napoli non è più folclore. È potere calcistico. È cultura sportiva. È una rivoluzione silenziosa, partita dal basso e arrivata fin sopra il cielo.


Forza Napoli Sempre. Firmato: Il Giornalista Tifoso ✍️💙Caracciolo Rosario

CARACCIOLO ROSARIO
CARACCIOLO ROSARIO

 
 
 

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